"Il
Governo ha due doveri, quello di mantenere l'ordine pubblico a
qualunque costo ed in qualunque occasione, e quello di garantire nel
modo il piu' assoluto la liberta' di lavoro."
Il Municipio di Cavour
"Le
leggi devono tener conto anche dei difetti e delle manchevolezze di un
paese. Un sarto che deve tagliare un abito per un gobbo, deve fare la
gobba anche all'abito."
Tomba della Famiglia Giolitti
"Nessuno
si puo' illudere di potere impedire che le classi popolari conquistino
la loro parte di influenza economica e di influenza politica. Gli amici
delle istituzioni hanno un dovere soprattutto, quello di persuadere
queste classi, e di persuaderle con i fatti, che dalle istituzioni
attuali esse possono sperare assai piu' che dai sogni dell'avvenire."
Il busto di Giolitti
"Agli
uomini politici che passano dalla critica all'azione, assumendo le
responsabilita' del governo, si muove spesso l'accusa di mutare le loro
idee; ma in verita' cio' che accade, non e' che essi le mutino, ma le
limitano adattandole alla realta' e alle possibilità dell'azione nelle
condizioni in cui si deve svolgere necessariamente."
Cavour, la rocca e le Alpi
"Agli
uomini politici che passano dalla critica all'azione, assumendo le
responsabilita' del governo, si muove spesso l'accusa di mutare le loro
idee; ma in verita' cio' che accade, non e' che essi le mutino, ma le
limitano adattandole alla realta' e alle possibilità dell'azione nelle
condizioni in cui si deve svolgere necessariamente."
Eventi 2017-2018
CORDA FRATRES AI MARTEDÌ LETTERARI: L'INTERNAZIONALE DEGLI STUDENTI I GOLIARDI HANNO SEMPRE VENT'ANNNI
Sanremo,
21 gennaio 2019. Gran pomeriggio di festa e di cultura alle 16.30 di
martedì 29 gennaio 2019 al Casinò di Sanremo con la regia di Marzia
Taruffi, responsabile dell'Ufficio Cultura. Alla vigilia del Festival
canoro più seguito al mondo e in vista del gran carnevale imminente è
in programma un appuntamento speciale nella Sala privata del Casinò
di Sanremo, la Città dell'Istituto Internazionale di Diritto
Umanitario, paradiso di profezie, invenzioni e serenità. Saranno
ricordati il goliardo Antonio Rubino e Cesare Perfetto, il patron del
Salone Internazionale dell'Umorismo, che nel 1975 conferì la Rama di
Palma d'Oro a Hertz De Benedetti (1904-1989), medico astigiano,
autore del celebre poemetto “Ifigonia”, scritto nel 1928 e nel 1939
messo fugacemente in scena, rigorosamente per soli maschi adulti
e vaccinati, al Teatro Alfieri di Torino dalla Compagnia Teatrale
Goliardica Camasio e Oxilia, animata da Ovidio Begondo (detto Cavùr).
Strana sorte quella dell' “Ifigonia”: passato di mano in mano
clandestinamente per generazioni, vide le stampe solo nel 1969, un anno
dopo il fatidico Sessantotto. Poi uscì in edizione critica a cura di
Roberto Brivio e di Alfredo Castelli nei “Canti
Goliardici”. Lo storico Aldo A. Mola, Medaglia
d'Oro per la Cultura, direttore dell'Associazione di studi storici
“Giovanni Giolitti” (Cavour), e l'architetto Marco Albera, già
Presidente dell'Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino,
parlano della Federazione internazionale studentesca “Corda Fratres” e
della “Scintilla della giovinezza”, accompagnati da “Noi siamo le
colonne dell'Università”, canti goliardici eseguiti dal chitarrista
Gabriele Danesin, dagli Anni Settanta anima musicale del Summus
Taroccorum Ordo Taurinensis, e dal fisarmonicista Ferdinando Rosso.
* * * Ma
perché mai occuparsi di goliardi? Nel dibattito oggi in
corso anche in Italia sulle “élites”entra a pieno titolo la storia
dell'Università e degli studenti. In Europa l'Università è nata come
istituzione universale, protetta dai “Sovrani” ma libera e inviolabile,
con regole precise su riti d'iniziazione e sui rapporti tra docenti e
discepoli in arrivo da tutti i Paesi e studenti di varie “lingue”.
Qual era la sua “missione”? Formare “umanisti”, “dottori” dagli
orizzonti culturali aperti, pronti a conquistare il mondo per
migliorarlo. Nell'ambito dell'ecumene cristiana gli studenti erano
leali verso il loro Principe ma accomunati nella ricerca al di sopra di
ogni confine. In secoli di guerre politiche e religiose l'Università
rivendicò libertà, unità e progresso del sapere. Il
Sette-Ottocento fu l'epoca di tante “internazionali” (Santa Alleanza,
carboneria, massoneria, liberali, socialisti, cattolici, persino
anarchici e alta finanza...), ciascuna con programmi politici o con
obiettivi di dominio economico, inclini a metodi bellicosi,
rivoluzionari, spesso spietati. La ricerca scientifica venne
subordinata al Potere. Per chi sapeva leggere la
storia, dopo la guerra franco-prussiana del 1870-1871 fu chiaro che
l'Europa, lanciata nella seconda tumultuosa colonizzazione del pianeta,
era al bivio: affratellare le classi dirigenti o precipitare in
conflitti devastanti e disumani. Alla anarchia della
Forza bisognava rispondere con l'internazionale del Diritto. Fu la
proposta della Federazione Internazionale degli Studenti nel 1897
ideata da Efisio Giglio-Tos e fondata nel Congresso di Torino-Roma nel
1898, con la adesione di ministri, politici, rettori, docenti e
studenti universitari accorsi in Italia da tutti i continenti. Migliaia
e migliaia di giovani si raccolsero anno dopo anno per Parigi, Venezia,
Liegi, Marsiglia, Bordeaux, L'Aja, Roma e negli Stati Uniti d'America
(1913), accolti dal presidente Theodor Roosevelt. Volevano
fermare la corsa verso l'abisso della guerra generale, per non trovarsi
di lì a poco al comando di reparti armati, con le divise dei rispettivi
Stati, anziché con mantelli e feluche, e condannati ad
annientarsi a vicenda dopo anni di affratellamento nelle aule
universitarie e nei congressi scientifici. Era solo una
ingenua utopia o la meditata anticipazione della Società delle Nazioni,
dell'ONU,dell'Unione Europea, di un mondo finalmente pacifico e
progredito? La Goliardia non è solo spensieratezza. Lo
documentano lo storico Aldo Mola e Marco Albera, che in decenni di
militanza goliardica ha raccolti i 5.000 cimeli nel 2018 acquistati
dall'Archivio Storico dell'Università di Torino, per il futuro Museo
degli Studenti, un sogno un tempo coltivato da Fabio Roversi Monaco per
l'Ateneo di Bologna, Alma Mater Studiorum. Martedì 29
il pubblico del Martedì letterario potrà ammirare alcuni cimeli degli
Anni 1930-1970. Saranno anche disponibili “Corda Fratres. Storia di una
associazione internazionale studentesca nell'età dei grandi conflitti,
1898-1948” (ed. Un. Di Bologna) e “Saecularia Sexta Album.
Studenti dell'Universià a Torino. Sei secoli di storia” di Marco
Albera, Manlio Collino e Aldo A. Mola, un capolavoro editoriale
introvabile. Una grande occasione per assaporare il bel mondo antico:
“i Goliardi hanno sempre vent'anni” e ripetono “quel che era torna, e
tornerà per sempre”: bellezza e giovinezza..
I VIDEO DELLA COMMEMORAZIONE TENUTASI A VICOFORTE IL 15 DICEMBRE 2018 Sul
canale Youtube dell'ASSGG è possibile vedere le registrazioni video
degli interventi tenuti in pccasione dell'anniversario della
estumulazione delle salme del Re Vittorio Emanuele III e della Regina
Elena, nel Santuario di Vicoforte. 1. Deposizione della Corona in omaggio al Re Soldato e alla Regina Elena (1:02); 2. Omaggio al Re Soldato e alla Regina con le note del Silenzio (1:24); 3. Lettura Messaggio di SAR Maria Gabriella di Savoia (11.08); 4. Intervento presidente Consulta dei Senatori del Regno prof. Aldo A. Mola (3:06); 5. Intervento presidente ASSGG Alessandro Mella (1:53); 6. Intervento del generale Giorgio Blais (3:02);VICOFORTE, 15 DICEMBRE 2018: COMMEMORAZIONE CELEBRATIVA PER L'ANNIVERSARIO DELLA TUMULAZIONE DELLE TOMBE REALI Galleria fotografica della commemorazione. ROMA, 15 NOVEMBRE 2018: PRESENTAZIONE DEL LIBRO "STORIA DELLA MASSONERIA" DI ALDO A. MOLA
Due
immagini della presentazione-dibattito della "Storia della
massoneria in Italia dal 1817 al 2018. Tre secoli di un Ordine
iniziatico" di Aldo A. Mola (ed. Bompiani) nella
sede della Confedilizia (Roma, via Borgognona 47) giovedì 15 novembre
2018 con la partecipazione di pubblico folto e qualificato per
iniziativa delle Scuole di Liberalismo dirette da Enrico Morbelli
(nella foto accanto a Mola) e con interventi di Marco Bertoncini,
storico e saggista, Aldo G. Ricci, sovrintendente emerito dell'Archivio
Centrale dello Stato, Enrico Morbelli e del senatore prof. Luigi
Compagna.
Il
27 ottobre del 1842, a Mondovì, nacque l'on. Giovanni Giolitti. Più
volte ministro e Presidente del Consiglio dei Ministri, Presidente del
Consiglio Provinciale di Cuneo, Collare dell’Ordine della Santissima
Annunziata. Padre del grande riformismo italiano dei primi anni del
novecento ed illustre statista. Il suo esempio è, oggi più che mai,
vivo ed attuale. Doveroso, quindi, ricordare quest’importante
ricorrenza.
TOSCANA: LE PRESENTAZIONI DEL NUOVO LIBRO DEL PROF. MOLA SULLA MASSONERIA
Firenze,
5 ottobre 2018, Biblioteca della Fondazione Spadolini, presentazione
del libro di Aldo A. Mola "Tre secoli di Massoneria. Dal Settecento a
oggi". Prof. Cosimo Ceccuti, Presidente della Fondazione Giovanni
"Spadolini-Nuova Antologia", Prof. Aldo A. Mola, on. prof. Umberto
Cecchi, dott. Guglielmo Adilardi.
Prato,
5 ottobre 2018, Palazzo della Provincia, presentazione del libro di
Aldo A. Mola "Tre secoli di Massoneria. Dal Settecento a oggi". Dottor
Andrea Giaconi (Comitato Pratese per la Promozione dei Valori del
Risorgimento), prof. Fabio Bertini (Univ. Firenze, Coordinamento
Nazionale per il Risorgimento), On. prof. Umberto Cecchi, Mola,
Adilardi.
Una serata per l’on. Rastelli a Germagnano con il libro di Alessandro Mella
Mancava
da più d’un secolo da Germagnano l’on. Giovanni Rastelli ed in
occasione della Festa di San Grato vi è tornato attraverso le pagine
del libro “Dalle Valli di Lanzo alla Nuova Italia – Note Storiche su
Giovanni Rastelli” di Alessandro Mella. Il volume, infatti, è
stato presentato venerdì 7 settembre alle ore 21.00 presso la Palestra
Comunale ove si è anche inaugurata una mostra fotografica dedicata alla
storia delle celebrazioni locali del santo patrono. L’evento è stato
organizzato con il concorso della Pro Loco di Germagnano e
dell’Amministrazione Comunale, dei Caffè Culturali Viù e
dell’Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti di Cavour.
Un magnifico pubblico, appassionato e attento, ha seguito con
grande interesse la serata. «Germagnano si è davvero fatta onore,
bellissimo vedere tante persone interessate e partecipative. Sono
momenti speciali quelli che un pubblico così può regalare ai relatori»
ha poi dichiarato Mella. L’incontro si è aperto con il saluto del
sindaco Mirella Mantini che ha ricordato, tra l’altro, la vicinanza tra
il grande statista Giovanni Giolitti ed il nostro Rastelli.
Successivamente Alberto Guerci, assessore del comune di Viù, ed lo
storico Milo Julini hanno intervistato l’autore. La gente in sala, tra
cui il vicesindaco Francesco Alicastro, ha ascoltato le vicende di quel
periodo, l’inizio del ‘900, spesso trascurato. Epoca in cui, appena
raggiunta faticosamente la sospirata Unità d’Italia attraverso le
glorie del Risorgimento, una classe politica di uomini liberali si
formò gradualmente sul territorio e fu questa, soprattutto sotto la
guida sicura proprio di Giovanni Giolitti, a costruire le istituzioni
dello Stato. Lo fece grazie anche alle esperienze maturate nella
politica locale e nei consigli provinciali dai quali molti parlamentari
provenivano. È stata, quindi, una bella serata che ha gratificato
davvero tutti viaggiando attraverso la storia. Foto di Karen GIacobino.
A VICOFORTE IL 28-29 SETTEMBRE 2018 UN CONVEGNO SUL LUNGO REGNO DI VITTORIO EMANUELE III
L'Associazione
di Studi Storici Giovanni Giolitti ha organizzato il primo di tre
convegni sul mezzo secolo di regno di Vittorio Emanuele III (29 luglio
1900-9 maggio 1946). L’evento di quest’anno ha analizzato il periodo
1900-1921 l'età vittorioemanuelina-giolittiana e gli seguiranno il
1922-1938, dall'avvento di Mussolini alla Conferenza di Monaco di
Baviera ed il 1939-1946, dal “patto di Acciaio” all'abdicazione. Dopo
un quindicennio di progresso civile e prosperità economica (1900-1914),
il Regno d'Italia dovette misurarsi con la Grande Guerra (1914-1918) e
le sue conseguenze internazionali e interne; poi con i totalitarismi e
il regime di partito unico che in Italia mirò a emarginare la
Monarchia; infine con la seconda Guerra mondiale, che travolse il Paese
e condusse al cambio della forma costituzionale, all'indomani
dell'abdicazione di Vittorio Emanuele III. Il primo Convegno si è
svolto il 28-29 settembre presso il Santuario di Vicoforte (CN), ove
dal dicembre 2017 riposano le Salme di Vittorio Emanuele III e della
Regina Elena. Sono intervenuti Gianni Rabbia, Giovanna Giolitti,
Giuseppe Catenacci, Luca G. Manenti, Tito Lucrezio Rizzo, Aldo G.
Ricci, Federico Lucarini, Claudio Susmel, il Gen. Antonio Zerrillo,
Giorgio Sangiorgi, Gianpaolo Romanato, Dario Fertilio, GianPaolo
Ferraioli, Romano Ugolini, il Col. Carlo Cadorna, Enrico Tiozzo e Aldo
A. Mola, direttore del Convegno. Ha tratto le conclusioni
Alessandro Mella, presidente della ASSGG. L’evento ha permesso
di esaminare, con rigore scientifico ed attenzione, l’età
“vittorioemanuelina – giolittiana” ripercorrendo i primi vent’anni di
regno di Vittorio Emanuele III (dal 1900 al 1921 circa) attraverso gli
interventi di relatori di altissima levatura. Le loro relazioni e gli atti del convegno saranno presto raccolti in volume dedicato. A margine dell’incontro, i partecipanti hanno espresso l’auspicio illustrato nel documento allegato alla presente.
VICOFORTE, 28 E 29 SETTEMBRE 2018: CONVEGNO DI STUDI IL 28 AGOSTO MAFALDA DI SAVOIA ASSIA RICORDATA
A PAMPARATO NELL'ANNIVERSARIO DELLA TRAGICA FINE NEL LAGER DI BUCHENWALD
Il 28 agosto 1944 la principessa Mafalda di Savoia morì nel
campo di concentramento di Buchenwald, dopo la tardiva
amputazione del braccio sinistro, ferito da spezzoni di bombe lanciate
da aerei anglo-americani sul complesso industriale chimico poco
distante dal lager. Nata a Roma il 19 novembre 1902,
secondogenita di Vittorio Emanuele III e della Regina Elena, il
23 settembre 1925 Mafalda (“Muti” in famiglia) aveva sposato il
principe Filippo, landgravio d'Assia, e ne aveva avuto quattro figli:
Maurizio, Enrico, Ottone ed Elisabetta. A fine agosto del 1943 la
principessa raggiunse a Sofia la sorella Giovanna di Savoia, il
cui consorte, Boris III zar dei Bulgari, agonizzava, probabilmente
avvelenato durante un incontro con Hitler. Nei giorni della sua
permanenza a Sofia gli anglo-americani comunicarono la resa dell'Italia
con quattro giorni di anticipo sul previsto (8 anziché 12 settembre).
Mentre il 9 la Famiglia reale si trasferì in Puglia al seguito del
Governo Badoglio, il rientro di Mafalda di Savoia in Italia divenne
complesso e travagliato. L'aereo che doveva condurla a Bari atterrò a
Pescara. Da lì la principessa corse a Roma per mettere al sicuro i
figli minori in Vaticano (Maurizio era in Germania, come il padre
Filippo, sotto stretta sorveglianza di Hitler, che poi lo “confinò”).
Attratta all'ambasciata di Germania dal colonnello delle SS
Kappler, col l'ingannevole pretesto di una telefonata del consorte, il
23 settembre Mafalda fu arrestata e deportata a Buchenwald
sotto falso nome di “Frau von Weber”. Come detto, vi morì in
circostanze tragiche. La sua salma, sepolta a Weimar senza segni di
riconoscimento, fu poi rinvenuta grazie a marinai italiani a loro volta
prigionieri di guerra. Solo il 2 maggio 1945 i famigliari ebbero
conferma della sua fine straziante e, come milioni di italiani, presero
il lutto. La vicenda della Principessa Mafalda è stata
al centro di un incontro al Municipio di Pamparato alle 17.30 di
martedì 28 agosto. Sono intervenuti Francesco Cordero di Pamparato, la
ricercatrice Maura Aimar, Aldo Alessandro Mola, direttore della
Associazione di studi storici Giovanni Giolitti e curatore delle
biografie di Mafalda di Renato Barneschi (ed. Bompiani) e di
Mariù Safier (ed. Bastogi), e Sergio Soave, presidente dell'Istituto
storico della Resistenza. A moderare c’era Claudio Bo, direttore del
settimanale “Piazza Grande”.
CUNEO: 20 SETTEMBRE
LA GRANDE GUERRA CHE CAMBIO' IL MONDO RICORDATA A REINO (Benevento)
Nel
Centenario della Vittoria il Comune di Reino, nel cuore del Sannio
(provincia di Benevento), ha ricordato il IV novembre 1918 con
l'intitolazione della Sala Polifunzionale e della Terrazza
Panoramica a Domenico Tozzi, Medaglia di Bronzo al Valor Militare, uno
dei 16 caduti di Reino sui circa 160 concittadini schierati in di
combattimento durante la Grande Guerra. Con la guida del prof.
Massimiliano Colesanto docenti, studenti e cittadini di buona
volontà hanno ricostruito le biografia dei reinesi delle classi
1874-1900, via via chiamate alle armi. Da queste storie nella storia è
emerso il ritratto di una società dai solidi principi patriottici,
consapevole che la guerra non è mai una fortuna, ma un dovere da
affrontare con spirito di sacrificio, in una visione alta della Patria.
Ne ha parlato con forza il Generale di Corpo d'Armata Massimo Jadanza,
già Vice comandante dell'Arma dei Carabinieri, che ha efficacemente
illustrato molti aspetti della partecipazione dei Carabinieri allo
sforzo bellico, sia con propri eroici reggimenti sul fronte, sia con il
capillare controllo dell'intero territorio nazionale, suo compito
primario. Il Capo del “Progetto Centenario” del Comando Esercito
Piemonte, col. Antonio Zerrillo, prossimamente in congedo con il
meritato grado di Generale, (al quale tanto deve anche la ASSGG, che lo
ha avuto protagonista di molte iniziative) ha passato in rassegna il
ruolo delle donne nelle vicende della Grande Guerra, dai campi e nelle
industrie ausiliarie, nell'assistenza sanitaria al campo e negli
ospedali territoriali, in missioni delicatissime di intelligence, nella
fatica del sostegno diretto al fronte e, purtroppo, quali vittime
involontarie dell'avanzata austro-germanica, che si tradusse in
orribili violenze ai loro danni. Il direttore della ASSGG,
Aldo Mola, ha inquadrato il percorso della guerra nell'ambito della
formazione dell'unità nazionale e della presenza dell'Italia in un
contesto internazionale, ove essa ebbe alleati ma non amici e, con la
guida di Vittorio Emanuele III e dei comandanti supremi Luigi
Cadorna e Armando Diaz, si batté con le proprie forze per
coronare il Risorgimento. Con apprezzata professionalità il giornalista
Tullio Calzone ha orchestrato la giornata, arricchita da speciale
annullo filatelico, dalla Mostra allestita nella Sala polifunzionale e
dai ripetuti interventi del sindaco di Reino, Antonio Calzone, anche
durante la partecipatissima sagra popolare, con la presenza della
viceprefetto, del comandante provinciale dei Carabinieri, di
molti sindaci dei centri viciniori, studiosi, docenti, cittadini,
studenti. La terra che nella contigua Pietrelcina dette i natali a
Padre Pio ha anche evidenziato i suoi antichi legami storici con i
Liguri e il Vecchio Piemonte. Nelle fotografie tre momenti del
convegno: gli interventi del gen. Zerillo, del gen CdA, Jadanza e di
Mola e il ricevimento delle autorità da parte del sindaco Calzone.
Per la ASSGG il prof. Mola invia alla biblioteca di Reino
opere sull'età giolittiana e copie del DVD “Giovanni Giolitti, lo
Statista della Nuova Italia” da lui curato.
IL VOLUME DI ALESSANDRO MELLA SULL’ON. RASTELLI PRESENTATO AI TORNETTI DI VIÙ
Il
14 agosto, presso la frazione dei Tornetti di Viù, è stato presentato a
turisti, abitanti e villeggianti il volume dal titolo “Dalle Valli di
Lanzo alla Nuova Italia – Note Storiche su Giovanni Rastelli” scritto
da Alessandro Mella. Il libro ripercorre le vicende umane e politiche
dell’avvocato viucese Giovanni Rastelli, deputato giolittiano del
Collegio di Lanzo e Consigliere Provinciale, protagonista, a suo modo,
di momenti molto particolari della nostra storia. Molto il pubblico
presente, interessato e partecipativo raccolto sotto un magnifico
gazebo circondato dal paesaggio montano. L’incontro culturale è
stato aperto dall’assessore al comune di Viù Alberto Guerci,
pioniere dei Caffè Culturali, che ha portato il saluto
dell’amministrazione comunale e della Pro Loco. Ad intervistare
l’autore c’erano lo stesso Guerci e lo storico e scrittore Milo
Julini. L’evento è stato voluto dall’Associazione Amici dei Tornetti,
dalla Pro Loco di Viù, dai Caffè Culturali Viù e dall’Associazione di
Studi Storici Giovanni Giolitti di Cavour. Foto di Karen Giacobino
SERVIZIO DI TELECUPOLE SUL 90° DELLA MORTE DI GIOLITTI
RICORDATO A CAVOUR IL 90° DELLA MORTE DI GIOVANNI GIOLITTI
(Cavour,
Torino, 17 luglio 2018) – Alle ore 18 di martedì 17 luglio Giovanni
Giolitti, lo Statista della Nuova Italia, è stato ricordato a Cavour
nel 90° della morte, per iniziativa della Associazione di Studi Storici
a lui intitolata. Dinnanzi alla tomba Giolitti- Plochiù, nel cimitero
comunale, deposta una corona di alloro, il presidente dell’Associazione
(ASSGG) Alessandro Mella ed il presidente onorario avv. Giovanna
Giolitti hanno invitato i presenti a raccogliersi in silenzio per un
minuto. Il direttore scientifico prof. Aldo A. Mola ne ha brevemente
rievocato la figura: monarchico, liberale, riformatore, cinque volte
presidente del Consiglio dei ministri (1892-1921), Collare della SS.
Annunziata, Statista eminente al pari di Camillo Cavour e Luigi
Einaudi, come ricordato recentemente dal Presidente Sergio Mattarella.
La visione politica di Giolitti (1842-1928), pionieristica e
lungimirante, e il suo alto senso dello Stato sono ancor oggi
attualissimi, meritano studi e approfondimenti e rimangono misura di
una classe dirigente all'altezza delle aspirazioni degli italiani. Alla
sobria iniziativa memoriale hanno presenziato o aderito con messaggi
eloquenti: S.A.R. la Principessa Maria Gabriella di Savoia; la
Prefettura di Cuneo; il dott. Nerio Nesi, presidente della Fondazione
Camillo
Cavour (Santena); il cons. reg. Gianna Gancia; l’on. dott. Mino
Giachino, già sottosegretario di Stato; il col. Antonio Zerrillo,
Comando Militare Regione Piemonte; il dott. Francesco Rossa, Civico 20
News; il gen. Giorgio Blais, l’ing. Gianfranco Billotti, Presidente
UniTre Piemonte e la prof.sa Catterina Maurino, Unitre Cavour; il dott.
Camillo Zuccoli, ambasciatore del Sovrano Militare Ordine di Malta in
Bulgaria; l’arch. Roberto Einaudi, Fondazione Luigi Einaudi
(Torino), l’avv. Attilio Mola, Presidente della Associazione di Studi
sul Saluzzese; il prof. Giovanni Rabbia, Presidente della Fondazione
Cassa di Risparmio di Saluzzo e componente della Consulta dei
Senatori del Regno; l’on. Enrico Costa; l’on. Guido Crosetto; l’on.
Daniele Capezzone; l’on. Daniela Ruffino; il geom. Mario Monge, Sindaco
di Torre San Giorgio, aderente alla ASSGG; il Prof. Romano Ugolini,
Presidente dell'Istituto per la StorIa del Risorgimento Italiano, Roma;
il prof. Cosimo Ceccuti, presidente Fondazione Giovanni Spadolini-
Nuova Antologia; la dott.ssa Albina Malerba, Direttrice Centro Studi
Piemontesi, Torino; il prof. avv. Tito Lucrezio Rizzo, giurista, Univ.
La Sapienza Roma; il prof. Nico Perrone, Università di Bari; Enrico
Morbelli, Scuole di Liberalismo, Torino; l’avv. Gianmaria Dalmasso,
past Presidente Rotary Club Cuneo 1925; l’ing. Domenico Giglio, Circolo
Rex, Roma; il dott. Giuseppe Catenacci, presidente on. Associazione
Nazionale ex Allievi della Nunziatella; il conte Alessandro Cremonte
Pastorello, vicepresidente della Consulta
Consulta dei Senatori del Regno; Gianni Stefano Cuttica, l'avv. Pietro
Luca di Windegg e il dott. Luciano Garibaldi, membri della Consulta dei
Senatori del Regno; il cav. Giovanni Ruzzier; il dott. Andrea Borrella,
Comitato Scientifico dell'Annuario della Nobiltà Italiana; il prof.
Dario Seglie, Direttore CeSMAP; il col. Carlo Cadorna; il dott. Marco
Bertoncini, saggista; il dott. Vanni Cordero; il dott. Alfonso De
Filippo, l’avv. Alessandra Terzolo; il prof. Carlo Sburlati, Premio
Acqui Storia; il sig. Alberto Guerci, assessore alla cultura del Comune
di Viù (TO); la dott.sa Annalisa Santini, storica; il prof. Aldo G.
Ricci, Sovrintendete Emerito dell’Archivio Centrale dello Stato; l'avv.
Pietro Luca di Windegg; il dott. Agostino Mattoli (nipote dell’omonimo
medico di Giovanni Giolitti) e il dott. Alfonso De Filippo. Il
sen. Giorgio Bergesio, nel corso della seduta del pomeriggio, ha
ricordato nell’aula del Senato l’importante ricorrenza, rendendo
omaggio a Giovanni Giolitti e citando, nel proprio intervento, la
cerimonia in quel momento in corso a Cavour. Al termine
dell’incontro il direttivo dell’ASSGG ha annunciato il convegno di
studi sull’età emanuelino-giolittiana (1900-1921) in programma il 28-29
settembre a Vicoforte (CN), ove riposano le Salme di Vittorio Emanuele
III e della Regina Elena.
I partecipanti hanno dichiarato
il loro stupore per l'assenza della Provincia di Cuneo e dei sindaci (o
loro rappresentanti) di Cuneo, Cavour, Dronero e Mondovì, tutti
invitati, quasi Giolitti non sia parte sostanziale della loro storia. Fotografie di Federico Pistone.
DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE MATTARELLA NEL 90° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI GIOVANNI GIOLITTI
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
«Novant’anni
or sono moriva Giovanni Giolitti, uomo di Stato, leader politico
protagonista dell’Italia di inizio novecento, che ne governò le
profonde trasformazioni sociali, assumendo più volte la carica di
Presidente del Consiglio. Su quella che viene definita come l'"età
giolittiana", tra il 1900 e l’avvio della Grande Guerra, è ancora
intenso il dibattito tra gli storici, e ciò sottolinea il valore di una
stagione complessa e cruciale che plasmò le istituzioni liberali
dell’Italia unita, accompagnò lo sviluppo dell’industria e
dell’economia, ampliò le basi democratiche della nazione, allargando il
suffragio elettorale e consentendo così voce e rappresentanza al mondo
del lavoro e al movimento cattolico che seppe superare il non expedit
che lo aveva tenuto ai margini dello stato unitario. Giolitti emerse
sulla scena nazionale dopo il fallimento di politiche autoritarie e
fortemente repressive, e guidò il Paese su una linea di modernizzazione
e progresso civile, evitando il prevalere dei massimalismi, del
nazionalismo estremo, delle chiusure oligarchiche cui spesso tendevano
ambienti ristretti della società italiana. Il Paese conobbe in
quegli anni un significativo sviluppo in diversi ambiti e ad esso si
accompagnò un indirizzo riformista, anche di carattere sociale, come
testimoniano la legislazione sul lavoro, sui diritti delle donne, sulla
tutela dei fanciulli. Giolitti fu sempre molto diffidente rispetto alle retoriche della guerra. Giunse
a contrapporre la politica democratica a ogni politica imperialista.
Anche su questo, oltre che sulla diffusa pratica di violenza delle sue
milizie, si consumò la frattura con il fascismo nascente. Giolitti,
pur non partecipando all’Aventino, non rinunciò mai ai suoi ideali
democratici, che riconoscevano la centralità del ruolo del
parlamento. La sua lunga esperienza di statista fa di Giolitti una personalità di primo piano nella storia unitaria italiana».
RICORDO DI GIOLITTI DEL SENATORE GIORGIO M. BERGESIO 17 LUGLIO 2018 - ROMA, AULA DEL SENATO
L'INDIPENDENZA DEGLI USA E LA MASSONERIA IN ITALIA
Oggi
gli Stati Uniti d'America festeggiano la Dichiarazione di Indipendenza
pronunciata in Filadelfia il 4 luglio 1776. Essa proclamò che tutti gli
uomini sono creati uguali e dotati di diritti inalienabili: la vita, la
libertà e la ricerca della felicità. I suoi estensori, a cominciare da
George Washington, padre dell'Indipendenza degli USA, erano quasi tutti
massoni e si ispiravano a illuministi e massoni italiani, come
Gaetano Filangieri e Mario Pagano.
Massoni furono
anche gli artefici del Risorgimento e dell'unificazione nazionale
italiana, caposaldo dell'Italia attuale: Federico Confalonieri,
Giuseppe Garibaldi, Francesco Crispi, Giuseppe Zanardelli (che abolì la
pena di morte: un primato civile italiano), Michele Coppino e Francesco
De Sanctis, che vararono la scuola elementare obbligatoria e gratuita e
l'educazione fisica, anche femminile. Massone fu il miglior ministro
degli Esteri dei governi Giolitti: Antonino di San Giuliano.
Quel retaggio va ricordato mentre un partito oggi al potere
propone di escludere i massoni dai pubblici impieghi. Lo fece già
Benito Mussolini nel 1925 per instaurare il regime di partito unico:
pessimo precedente.
La proposta del governo attuale viola la libertà di
associazione garantita dalla Costituzione e mette l'Italia ai margini
dei Paesi a democrazia liberale.
Occorre
arginare la pericolosa deriva anticostituzionale e rivendicare la
libertà di associazione per fini non vietati ai singoli dalla legge
penale (art. 18 della Costituzione).
4 luglio 2018
Aldo A. Mola, Direttore ASSGG
MEMORIA DELLA GRANDE GUERRA LA CITTADINANZA ONORARIA DI FONTANILE AL GEN. CLAUDIO GRAZIANO Due
giorni intensi di meditazione sulla Grande Guerra: 16 e 17 giugno 2018.
Nel centenario della Battaglia del Solstizio (16-23 giugno 1918) il
piccolo ridente Comune di Fontanile (AT) ha proposto alla riflessione
“Il Valore e la Memoria”, con il patrocinio di un'imponente sequenza di
Organi, Istituti, Enti e Associazioni, dalla Presidenza del Consiglio
dei Ministri al Ministero della Difesa, dalla Regione Piemonte al
Premio Acqui Storia e molti generosi contributi. L'evento è stato
aperto dal conferimento della cittadinanza onoraria di Fontanile al
Generale Claudio Graziano, Capo dello Stato Maggiore della Difesa,
suprema carica militare d'Italia, con le motivazioni enunciate dal
sindaco del Comune, dott.ssa Sandra Balbo, infaticabile regista
dell'iniziativa, alla presenza delle più alte cariche militari, del
prefetto di Asti e di numerose autorità civili e religiose. Il Generale
è stato accolto da una Compagnia d'onore in armi e dalla sempre
applaudita Fanfara della Brigata Taurinense.
Nell'ambito della “due giorni” folta di iniziative (una gara
cicloturistica, la proiezione di “Fango e Gloria” di Leonardo Tiberi, a
cura del colonnello Antonio Zerrillo del Comando Esercito
Piemonte, il Carosello della Fanfara Bersaglieri “R. Lavezzeri” di Asti
e lo spettacolo musicale del Corpo Città di Settimo Torinese), ha avuto
spicco la presentazione del saggio del Tenente Lorenzo Mazzonetto “Un
eroe del Piave”, storia del Maggiore Francesco Mignone, Medaglia d'Oro
al Valor Militare, caduto il 17 giugno 1918 nella difesa dell'ansa di
Lampol, sul Piave, assalita dagli austro-ungarici, e ora dedicatario
della Sala del Consiglio Comunale di Fontanile. È
seguita la tavola rotonda “Non passa lo straniero – La Grande Guerra da
Caporetto a Vittorio Veneto” brillantemente coordinata da Vanni
Cornero, con ampi interventi di Aldo A. Mola, direttore della ASSGG,
del generale Luigi Cinaglia e del Colonnello Antonio Gelao, presente
nel folto pubblico l'ing. Gianni Stefano Cuttica, Segretario della
Consulta dei Senatori del Regno. L'evento ha richiesto enorme
impegno, in specie delle Associazioni d'Arma (a cominciare
dall’Associazione Nazionale Alpini) che hanno affollato Fontanile.
La sera del 15 giugno il Generale Graziano ha svolto una memorabile
lezione su “Il ruolo della difesa nell'attuale contesto di sicurezza”
alla Casa del Pellegrino di Villanova d'Asti: evento promosso dal Lions
Club Asti Host, presieduto dall'avvocato Alessandro Agostinucci, già
perno dell'Adunata dell'ANA ad Asti, e dal Lions Club di Villanova, con
interventi del sindaco della cittadina originaria del Generale, del
vescovo, mons. Ravinale, e di numerose autorità. Il Generale
ha spiegato che la Difesa richiede una programmazione non “alla
giornata” ma in una prospettiva di almeno quarant'anni: quanti
occorrono per comprendere i grandi mutamenti, approntare gli strumenti
indispensabili per la sicurezza, realizzarli, sperimentarli, metterli
in campo. Non può dunque essere affidata all’improvvisazione.
È la lezione della Grande Guerra. L'Italia vinse a Vittorio Veneto
nell'ottobre-novembre 1918 perché seppe organizzarsi, produrre,
fronteggiare il peggior nemico: l'accidia, la sfiducia, la retorica.
Sotto l'offensiva nemica, fece fronte e infine prevalse. Al comando era
Armando Diaz, ma, come ripetuto anche in convegni promossi dalla ASSGG,
la vittoria era stata preparata per tempo da Luigi Cadorna e fu
possibile poiché il Paese si riconobbe Nazione e fu Stato, a fianco del
Re, Vittorio Emanuele III. Il pubblico presente ha
capito, se mai ve ne fosse bisogno, perché il Generale Claudio Graziano
a novembre assumerà la presidenza del Comitato Militare dell'Unione
Europea. Da Alpino porta l'Italia in vetta. (Foto ANSA)
ISTITUTO ITALIANO PER GLI STUDI FILOSOFICI: BANDO PER BORSA DI RICERCA Il
Museo Cappella Sansevero, in collaborazione con l’Istituto Italiano per
gli Studi Filosofici, bandisce per l’anno accademico 2018-19 una borsa
di ricerca dell’importo di 12.000 euro, nella prospettiva di promuovere
la ricerca sulla figura di Raimondo di Sangro, principe di
Sansevero. Per maggiori info: Bando di Sangro o consultare il sito dell'Istituto www.iisf.it
Via Monte di Dio, 14 | 80132 – Napoli Tel. Segreteria 081.7642652 - 081.7642654
GRAN SUCCESSO DI PUBBLICO PER IL VOLUME “VIVA L'IMPERATORE, VIVA L'ITALIA!” DI ALESSANDRO MELLA A TORINO
Nella
magnifica Sala Consiglieri di Palazzo Cisterna a Torino, già residenza
dei Duchi Savoia Aosta ed oggi sede della Città Metropolitana di
Torino, si è tenuta giovedì 31 maggio la presentazione del libro “Viva
l’Imperatore Viva l’Italia” del divulgatore canavesano (nonché
Presidente della nostra ASSGG nda) Alessandro Mella. L’evento è stato
organizzato dall’associazione “Amici della Cultura”. Hanno aperto
l’incontro la dott.sa Anna Randone che ha portato il saluto
dell’amministrazione metropolitana seguita dal saluto del gen. Lodovico
Triscari dell’associazione organizzatrice. L’assessore di Viù Alberto
Guerci ha poi intervistato l’autore con diverse domande sui temi e
contenuti del volume il quale, sulla scorta di ampia documentazione
archivistica e iconografica, esplora le radici del Risorgimento, cioè
il sentimento italiano nel ventennio napoleonico. L'opera è uscita
mentre, nel bicentenario del Congresso di Vienna e della Restaurazione,
torna al centro dell'attenzione l'idea originaria di Patria una,
indipendente e libera, maturata con grandi sacrifici dai tanti italiani
che servirono in armi il regime franco-napoleonico. Giorno dopo giorno
– documenta Mella - essi percepirono la necessità della Nuova
Italia. In cerca del Principe, dopo trent'anni di cospirazioni,
condanne alla pena capitale, al carcere duro, all' esilio lo trovarono
infine in Carlo Alberto di Savoia, Re di Sardegna, già Conte
dell'Impero napoleonico, il Re dello Statuto. Il libro è
elogiativamente aperto da un inquadramento critico di Aldo A. Mola,
presidente della Consulta dei Senatori del Regno, e dall'introduzione
di Francesco Paolo Tronca, già Prefetto di Milano e poi Commissario al
Comune di Roma nonché noto cultore del Risorgimento, specialmente di
Giuseppe Garibaldi. Numerose le persone in sala. Il pubblico ha seguito
con attenzione la conferenza intrattenendosi ancora a lungo con
l’autore al termine.
Foto di Michele Ciciretti e Karen Giacobino
IL GRUPPO CROCE BIANCA A VICOFORTE
Il 24 maggio, memoriale dell'intervento dell'Italia nella Grande Guerra
per coronare il Risorgimento, il torinese Gruppo Croce Bianca ha
visitato le Tombe di Vittorio Emanuele III e della Regina Elena nella
Cappella di San Bernardo del Santuario-Basilica di Vicoforte. Accolti
dal Rettore, mons. Meo Bessone, che ha celebrato la S. Messa presenti
il Gruppo e la sezione provinciale di Torino dell'Associazione
Combattenti e Reduci, con labaro ornato da decorazioni, i partecipanti
hanno deposto una corona d'alloro nella Cappella, che ospita anche le
spoglie di Carlo Emanuele I, duca di Savoia e fondatore del Mausoleo
dei Savoia (1595); hanno poi seguito la commemorazione dei
Sovrani, svolta dal prof. Aldo A. Mola (presidente della Consulta dei
senatori del Regno e autore di opere quali la Storia della Monarchia in
Italia (Bompiani, 2003) e Giolitti, lo statista della Nuova Italia),
che ha anche illustrato alcuni aspetti della complesso itinerario di
estumulazione, traslazione e ritumulazione delle Auguste Salme.
Dopo la colazione nel Refettorio dei Frati nella Casa Regina
Montis Regalis, con guida speciaizzata i partecipanti hanno visitato il
Santuario, la cui cupola ellittica, opera dell'architetto Francesco
Gallo, è la più grande d'Europa. Presieduto dal conte
Alessandro Cremonte Pastorello, suo fondatore (1994) e innovatore
(1997), il Gruppo Croce Bianca è stato guidato a Vicoforte dal
dottor Carlo Maria Braghero. Il gruppo ha sede a Torino, in via
Barbaroux 43; tel. 011.817 49 61; e,mail: gruppocrocebianca@virgilio.it.
FONTANILE (AT): CENTENARIO DELLA GRANDE GUERRA - 16 E 17 GIUGNO 2017 Nell'ambito
della due giorni organizzata dall'Amministrazione Comunale, il Prof.
Aldo A. Mola interverrà ad una tavola rotonda, sabato 16 giugno alle
ore 16.30. Pubblichiamo il programma completo dell'evento.
LA ASSGG AL CONFERIMENTO DELLA CITTADINANZA ONORARIA DELLE “ALPI DEL MARE” A S.A.R. ALBERTO PRINCIPE II DI MONACO
Il
prof. Aldo A. Mola ha rappresentato la ASSGG al conferimento della
cittadinanza onoraria a S.A.S. Alberto II Principe di Monaco da parte
dei cinque comuni della Unione Montana Alpi del Mare (Boves, Chiusa di
Pesio, Peveragno, Roaschia e Valdieri). La cerimonia si è svolta nella
sede dell'Ente di Gestione delle Aree protette delle Alpi Marittime,
già Villa Bianco. Regista del ricevimento del Principe,
al quale hanno assistito S.E. il Prefetto di Cuneo, Dott. Giovanni
Russo, S.E. il Vescovo Emerito delle Diocesi di Cuneo e Fossano, quasi
tutti i parlamentari del Cuneese e il dott. Federico Borgna,
nella doppia veste di Presidente della Provincia e di Sindaco d
Cuneo, è stato l'architetto Giacomo Luigi Gaiotti, lungimirante sindaco
di Valdieri. Il prof. Mola è stato intervistato
dall'Emittente Telecupole sul significato profondo dell'iniziativa: dar
vita alla Regione transfrontaliera Alpi del Mare (Cuneo-Imperia, Nizza
con legame privilegiato con il Principato di Monaco, Stato monarchico
costituzionale), quale germe dell'Europa dei popoli. (v. video)
ASSGG - Cittadinanza onoraria Alberto II di Monaco
S.A.R. LA PRINCIPESSA MARIA GABRIELLA DI SAVOIA AL MAUSOLEO DEI SAVOIA IN VICOFORTE (17 aprile 2018)
Martedì
17 aprile 2018, su invito del Rotary Club 1925 di Cuneo, S.A.R. la
Principessa Maria Gabriella di Savoia, con Sua Figlia, Elisabetta De
Balkany, ha reso omaggio alle Salme dei Nonni, Vittorio Emanuele III e
la Regina Elena, nella Cappella di San Bernardo del Santuario-Basilica
di Vicoforte (CN), ove furono tumulate il 15 e 17 dicembre 2017. La
Principessa ha raggiunto il Mausoleo dei Savoia accompagnata dal conte
Federico Radicati di Primeglio, Delegato della Casa per tutti gli atti
connessi a estumulazione, traslazione e ritumulazione delle RR. Salme,
dal suo consulente, prof. Aldo A. Mola, presidente della
Consulta, dal Consultore cav. Maurizio Bettoja, che concorse agli Onori
resi il 17 dicembre alla Salma del Re, e dal Consultore avv. Luca
Fucini, delegato alla estumulazione della Salma della Regina Elena a
Montpellier, il 15 dicembre 2017. All'ingresso del Santuario
S.A.R. la Principessa e Sua Figlia sono state accolte dal presidente
del Rotary Cuneo 1925, avv. Gianmaria Dalmasso (presidente anche
quando, il 13 giugno 2006, S.A.R. presenziò in Villanova Solaro, CN,
alla rievocazione di Re Umberto II nel 60° della Sua partenza
dall'Italia e fu nominata Socio onorario del Club), dai presidenti dei
Club di Mondovì e Savigliano e da rappresentanti di quello di Saluzzo;
dal Presidente del Rotaract Cuneo Provincia Granda, nonché da folto
pubblico, comprendente, tra altri, il Consultore avv. Giovanna
Giolitti, il Presidente della Associazione di studi storici Giovanni
Giolitti, Alessandro Mella e l'ex sindaco di Torre San Giorgio, avv.
Attilio Mola. Dopo l'omaggio alle Reali Tombe (Mola e
Dalmasso hanno deposto una corona d'alloro con le scritte "Senato del
Regno-S.A.R. Maria Gabriella di Savoia" mentre la Principessa ha recato
un mazzo di viole di campo alla Regina Elena, come soleva fare Re
Vittorio Emanuele III) e a quella del Duca Carlo Emanuele I di Savoia,
fondatore del Santuario, il Rettore della Basilica, il benemerito
Monsignor Meo Bessone, ha guidato il raccoglimento in preghiera e una
breve visita allo spettacolare Monumento Nazionale, che vanta la cupola
ellittica più imponente d'Europa. E' seguito il
ricevimento nel cui corso Aldo Mola ha intrattenuto brevemente i circa
150 commensali su "Memoria di Vittorio Emanuele III e della Regina
Elena nel Centenario della Vittoria (1918)", presenti, fra altri, il
colonnello Antonio Zerrillo, del Comando Esercito Piemonte, che
sovrintende alle iniziative memoriali sulla Grande Guerra, e il sindaco
di Vicoforte, Valter Roattino, il prefetto a riposo Tancredi Bruno di
Clarafond. Nelle interviste rilasciate al TG3, a Rete4
(Telecupole), a La Stampa e a numerose testate locali S.A.R. la
Principessa ha ricordato l'opera del Presidente della Repubblica,
Sergio Mattarella, per la traslazione delle Reali Salme in Italia e
precisamente a Vicoforte, definendolo "splendido mausoleo di Casa
Savoia", come già aveva dichiarato S.A.R. il Principe Amedeo di Savoia,
Duca di Savoia e di Aosta, il 16 marzo 2013 in occasione del Convegno
"Incontro Umberto II" in Vicoforte. Il Presidente della
Consulta, Aldo Mola, ha recato a S.A.R. la Principessa Maria Gabriella
di Savoia e a Sua Figlia Elisabetta l'omaggio dei colleghi
(Alessandro Cremonte Pastorello, Giorgio Blais, Gianni Rabbia,
Gianni Stefano Cuttica, Giuseppe Tarò...) che, nell'impossibilità di
presenziare di persona, gliene avevano dato incarico.
LA PRINCIPESSSA MARIA GABRIELLA DI SAVOIA VISITA LE TOMBE DEI NONNI A VICOFORTE OSPITE DEI ROTARY DEL CUNEESE
Alle 18.45 di
martedì 17 aprile 2018, S.A.R. la Principessa Maria Gabriella di Savoia
visita le Tombe dei Nonni, Vittorio Emanuele III e la Regina Elena,
nella Cappella di San Bernardo, al Santuario-Basilica di Vicoforte
(CN), sin dal 1596 voluto dal Duca Carlo Emanuele I quale Mausoleo
della Casa. Accompagnata dal conte Federico Radicati di
Primeglio, già Delegato della Casa per la estumulazione, traslazione e
ritumulazione delle Salme (eseguite il 15-17 dicembre 2017), e da Aldo
A. Mola, la Principessa è accolta dal Rettore del Santuario, mons. Meo
Bessone, dai Rotary di Cuneo, Mondovì e Savigliano e dal Rotaract del
Cuneese. La Principessa è a Vicoforte su invito del Rotary
Club di Cuneo, presieduto dall'avv. Gianmaria Dalmasso, dieci anni dopo
la sua prima visita al Club di Cuneo, di cui fu ospite il 13
giugno 2006, 60° della partenza di Umberto II dall'Italia. Da allora la
Principessa è socio d'onore del Club rotariano di Cuneo. Dopo la
visita, Aldo A. Mola, direttore della Associazione di Studi Storici
Giovanni Giolitti (Cavour), evocherà sinteticamente l'opera del Re e
della Regina Elena, nel Centenario della vittoria nella Grande Guerra. La
ASSGG, ricordando che Vittorio Emanuele III fu vivo sostenitore
dell’opera riformatrice di Giovanni Giolitti, si unisce ai Rotary nel
porgere il caloroso benvenuto a S.A.R. la Principessa Maria Gabriella
di Savoia, Custode della memoria storica della Casa Reale.
Il Presidente ASSGG Alessandro MELLA
Il volume di Alessandro Mella sull’on. Rastelli al Castello Francesetti di Mezzenile Dopo
la sospirata Unità d’Italia, raggiunta faticosamente attraverso le
vicende del Risorgimento, una classe politica di uomini liberali si
formò gradualmente sul territorio e fu questa, soprattutto sotto la
guida sapiente di Giovanni Giolitti, a costruire le istituzioni dello
Stato. Lo fece memore delle esperienze maturate nella politica locale e
nei consigli provinciali dai quali molti parlamentari provenivano. Tra
questi ci fu anche il viucese Giovanni Rastelli, deputato del Collegio
di Lanzo, consigliere provinciale per i mandamenti di Lanzo e Ceres,
protagonista, a suo modo, di momenti molto particolari della nostra
storia. Se ne parlerà al Castello dei Conti Francesetti a
Mezzenile, il 7 aprile prossimo alle 16.00, quando sarà presentato il
volume dal titolo “Dalle Valli di Lanzo alla Nuova Italia – Note
Storiche su Giovanni Rastelli” di Alessandro Mella. Aprirà il sindaco
di Mezzenile Roberto Grappolo e ad intervistare l’autore ci sarà lo
storico Ezio Sesia. L’evento è organizzato dalla Pro Loco di Mezzenile
con il concorso del Comune di Mezzenile, dei Caffè Culturali di Viù e
dell’Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti di Cavour.
Riceviamo e pubblichiamo:
IL MONTENEGRO RENDE OMAGGIO
A VICOFORTE ALLA “SUA” REGINA ELENA E AL RE D'ITALIA VITTORIO
EMANUELE III (18 MARZO 2018)
Domenica 18 marzo il Montenegro rende omaggio alle Tombe di
Vittorio Emanuele III e della Regina Elena nella Cappella San Bernardo
del Santuario-Basilica di Vicoforte, voluto dal Duca Carlo Emanuele I
come Mausoleo dei Savoia. La Delegazione montenegrina è
guidata da S.E. il Previtzer Lav Lajovic, segretario del Metropolita
della Chiesa ortodossa del Montenegro, Sua Beatitudine Vladika Mihailo;
dal dottor Zlatko Bulic, membro del Consiglio ecclesiastico
metropolitano; dal Console onorario dottor Alessandro Giannanti e dalla
dott.ssa Danijela Djurdjevic, Presidente della Associazione
Italia-Montenegro intitolata alla Regina Elena. La
Delegazione sarà ricevuta dal Rettore della Santuario-Basilica,
Monsignor Meo Bessone, dalla Consulta dei Senatori del Regno,
presieduta dal prof. Aldo A. Mola, e dalla Associazione di studi
storici Giovanni Giolitti. Dopo la S. Messa, concelebrata da Mons.
Bessone e dal Previtzer Lajovic, la Delegazione visiterà il
Santuario, monumento nazionale dal 1881. Nel 1989
il Montenegro traslò le Salme dei suoi Re, genitori della Regina Elena,
dalla Chiesa Ortodossa di San Remo alla loro terra natia, esempio
seguito dall'Italia. Il Mausoleo dei Savoia a Vicoforte,
recentemente visitato dalla Principessa Elena d'Assia e dal presidente
della Associazione Nazionale ex Allievi della Nunziatella, Giuseppe
Catenacci, si afferma luogo della riflessione storica e morale sull'
Italia dell'Otto-Novecento. S.E. il Previtzer Lav
Lajovic, che concelebrerà Messa con Mons. Bessone ed è autore di una
importante opera sulla Regina Elena, dichiara:“La Visita alla Tomba
della Regina Jelena di Savoia, sesta figlia dell'ultimo Re del
Montenegro Nikola I Petrovic Njegos, per me, come sacerdote della
Chiesa ortodossa montenegrina, ha un significato incommensurabile.
Consideriamo la principessa montenegrina e Regina italiana Jelena la
vera Serva di Dio, dalle cui illuminazioni sono ispirato, a conoscenza
non solo dell'Italia e del Montenegro ma anche dell'intera Europa
moderna. Questo pellegrinaggio al Santuario di Vicoforte per me
significa rendere onore ai suoi resti terreni e sicuramente sarà un
ricordo memorabile per tutta la vita”. La Dottoressa Danijela
Djurdjevic a sua volta aggiunge che l'Associazione
Italia-Montenegro da lei presieduta, “intende promuovere relazioni
sempre più intense tra le due nazioni in ideale linea di continuità con
l'operato della principessa Jelena del Montenegro e Regina d'Italia. La
benefica attività che ha caratterizzato la sua esistenza e il suo amore
per i due popoli rappresenta tuttora un ponte di civiltà che unisce le
due sponde dell'Adriatico”.
12 marzo 2018
LA NUNZIATELLA IN VISTA AL MAUSOLEO DEI SAVOIA IN VICOFORTE (Cuneo)
Lunedì
5 marzo 2018 il Dottor Giuseppe Catenacci, Presidente Emerito della
Associazione Nazionale ex Allievi della Nunziatella (Napoli), ha reso
omaggio alle Reali Tombe di Vittorio Emanuele III e della Regina Elena
nel Santuario-Basilica di Vicoforte.
Accompagnato dall'avvocato Camillo Mariconda, Presidente della
Sezione piemontese, e da una folta delegazione dell'Associazione, il
Presidente Catenacci è stato ricevuto dal Presidente della Consulta dei
Senatori del Regno, prof. Aldo A Mola, e dal Rettore del Santuario, don
Meo Bessone. Dopo l'omaggio di rito alla Tomba del Re,
che da Principe di Napoli fu allievo della Nunziatella, e il
Raccoglimento in preghiera guidato da Mons. Bessone, la Delegazione è
stata accompagnata in visita all'imponente Santuario, fatto edificare
da Carlo Emanuele I, Duca di Savoia, la cui Cappella funeraria da
dicembre ha accolto le Auguste Salme del Re-Imperatore e della
Consorte. Il Presidente Catenacci ha manifestato la sua
profonda emozione e ha ricordato l'antica amichevole
collaborazione con Aldo A. Mola, componente della Associazione Amici
della Nunziatella, e con la Associazione di studi storici Giovanni
Giolitti, ai cui convegno ha sempre partecipato .
Sopraggiunta in fortunata coincidenza, alla Delegazione della AN
ex Allievi della Nunziatella si è unita la Principessa Elena d'Assia,
terzogenita del Principe Maurizio e nipote della sempre compianta
Altezza Reale Principessa Mafalda di Savoia, Consorte del
Principe Filippo d'Assia.
Vicoforte, 5 marzo 2018
TODI, DA FEBBRAIO CICLO DI CONFERENZE SULLA PRIMA GUERRA MONDIALE “1918-2018.
A Cento anni dalla prima guerra mondiale: l’eredità di una vittoria. La
costruzione dell’identità italiana e la formazione della coscienza
nazionale”
da Tuttoggi.it - 04 febbraio 2018 Il
Comune di Todi, in occasione dei 100 anni dalla firma dell’Armistizio
di Villa Giusti, intende promuovere una serie di eventi di alto profilo
culturale al fine di approfondire gli importanti aspetti che hanno
contribuito alla costruzione della nostra identità italiana. Un
processo lungo e complesso che però trovò nella vittoria del primo
conflitto mondiale un momento fondante e decisivo. Il calendario di
incontri mira a delineare in tutte le sue sfaccettature questo
significativo tema con l’ambizione di leggere la realtà socio politico
economica attuale italiana ed europea proprio alla luce degli
avvenimenti di 100 anni fa, dando una continuità alla storia italiana. L’intento
è far si che la città di Todi, nell’arco di tempo che andrà da febbraio
a novembre, possa diventare un laboratorio culturale di stimolo ad una
serie di riflessioni, soprattutto a vantaggio dei giovani che con il
loro entusiasmo animano le nostre scuole per dare loro quella
consapevolezza e quella responsabilità di italiani, di giovani eredi di
chi alla loro stessa età, cento anni fa, sacrificò la propria vita per
un’Italia ancora da costruire. Il primo incontro si è è tenuto
sabato 3 febbraio prossimo presso la Sala del Consiglio e ha avuto come
protagonisti il Colonnello Cristiano Maria Dechigi, vicecomandante
della Brigata Folgore, già direttore dell’Ufficio Storico dello Stato
Maggiore dell’esercito Italiano, sul tema “Struttura e attività dello
Stato Maggiore prima del conflitto” ed il professore Aldo Alessandro
Mola, Direttore scientifico della Associazione di Studi Storici
Giovanni Giolitti, sul tema “Corona, Governi e Parlamento nella
costruzione dello Stato d’Italia (1890-1920)”, coordinato
dall’Architetto Annunziato Seminara del Centro Studi Monte Echia. Sindaco di Todi avvocato Antonino Ruggiano Assessore alla Cultura dott. Claudio Ranchicchio direttore Archivio Storico Comunale di Todi dott. Filippo Orsini
GIANPAOLO FERRAIOLI DOCENTE ASSOCIATO IN
STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI
GianPaolo Ferraioli, autore di fondamentali opere sulla politica
estera italiana dall'Unità al secondo dopoguerra, dal 29 dicembre 2017
è Professore Associato di Storia delle Relazioni Internazionali
nell'Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
(Dipartimento di Scienze Politiche “Jean Monnet”).
Di Ferraioli ricordiamo la fondamentale biografia di Antonino Paternò
Castello, marchese di San Giuliano (ed. Rubbettino) e le molte dotte
relazioni ai convegni di studi sull'età giolittiana organizzati
nel Cuneese e all'Archivio Storico della Presidenza della Repubblica.
Mentre ci rallegriamo con lui, auspichiamo che non tardi il
conferimento dell'Ordinariato, già ampiamente meritato.
A.A.M.
I PRESIDENTI DEL SENATO E
DELLA CAMERA METTONO A RISCHIO LO STATO
La
Consulta dei Senatori del Regno esprime profonda costernazione
dinnanzi al fatto che il Presidente del Senato della Repubblica,
dottor Pietro Grasso, abbia dato il nome a una tra le molte liste in
gara nelle elezioni del 4 marzo p.v.
La Consulta
ricorda che ai sensi dell'art. 86 della Costituzione “le funzioni
del Presidente della Repubblica, in ogni caso che egli non possa
adempierle, sono esercitate dal Presidente del Senato”.
Il decoro istituzionale esclude quindi che il Presidente del
Senato facccia da attrazione di una tra le molte liste concorrenti alla
spartizione di seggi. Prima di farlo il senatore Grasso avrebbe dovuto
dimettersi da Presidente del Senato per non consentire che il suo nome
venisse usato in una campagna elettorale dai toni probabilmente accesi,
con inevitabili ripercussioni sui suoi compiti istituzionali. Al
senatore Grasso ricordiamo l'esempio luminoso del sen. Cesare
Merzagora. Il Presidente del Senato non è e non può essere “di
parte”. E' la seconda carica dello Stato, per ogni emergenza prevista
dalla Costituzione.
L'art. 86 della
Costituzione aggiunge: “In caso di impedimento permanente o di morte o
di dimissioni del Presidente della Repubblica, il Presidente della
Camera dei deputati indice la elezione del nuovo Presidente della
Repubblica entro quindici giorni, salvo il maggiore termine previsto se
le Camere sono sciolte o manca meno di tre mesi alla loro cessazione”.
La Presidente della Camera, on. Laura Boldrini, a sua volta si è
pubblicamente ascritta a uno dei partiti in lizza nelle imminenti
elezioni.
La Repubblica mostra dunque la
sua gracilità non per carenza di norme ma per mancanza di decoro
istituzionale di due titolari di supreme cariche dello Stato, i
presidenti del Senato e della Camera dei deputati, che non hanno
sentito il dovere di astenersi dalla lizza elettorale e sono schierati
in un medesimo partito, per di più critico nei confronti del Governo in
carica, proprio mentre un numero crescente di elettori mostra fastidio
verso la confusione tra Istituzioni e “ludi cartacei”.
La Consulta dei Senatori del Regno auspica la massima
partecipazione dei cittadini alle urne in linea con il monito di Re
Umberto II: “Italia innanzi tutto”, riecheggiato nei recenti messaggi
di S.A.R. il Principe Amedeo di Savoia, Duca di Savoia, Capo della Real
Casa, e dello stesso Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La
Consulta chiede però con fermezza che i Presidenti delle Camere siano
esempio di equilibrio. Con la loro condotta attuale, entrando nella
mischia, essi mettono a rischio lo Stato d'Italia, sofferto patrimonio
comune degli Italiani, al di là delle preferenze istituzionali.
Roma, 19 gennaio 2018
Aldo A. Mola
Presidente della Consulta dei
Senatori del Regno
IL PREMIO CAMILLO CAVOUR 2017 AL CAPITANO DELL'AERONAUTICA SAMANTHA CRISTOFORETTI
Martedì 16 gennaio al Castello Cavour in Santena (TO) si è svolta
la consegna degli "Occhiali di Camillo Cavour", il prestigioso premio
conferito per l’anno 2017 alla prima astronauta d’Italia, il
capitano pilota Samantha Cristoforetti. Il presidente della
Fondazione Cavour, Nerio Nesi, ha ripercorso la storia del
riconoscimento andato nella sua prima edizione, al Capo dello
Stato Carlo Azeglio Ciampi dieci anni addietro e nel 2016 a Mario
Draghi, Presidente della Banca Centrale Europea: tutte personalità che
costituiscono motivo di orgoglio per gli Italiani.
Il dott. Nesi ha poi introdotto gli ospiti e le autorità,
tra i quali il Sottocapo di Stato Maggiore dell’Aeronautica
Militare, generale di squadra aerea Settimo Caputo, il Prefetto
di Torino Renato Saccone, il sindaco di Torino Chiara Appendino,
l'assessore alla cultura della Regione Piemonte, Antonella Parigi, il
sindaco di Santena Ugo Baldi ed altri. Agli interventi delle
autorità civili e militari è seguita l’applauditissima relazione del
capitano Cristoforetti. Presente alla cerimonia
anche l’Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti, con il
direttore scientifico Aldo A. Mola e il presidente
Alessandro Mella. Foto di Karen Giacobino.
VITTORIO EMANUELE III E' IN ITALIA
Onorevoli Colleghi,
informo che la sera del 16 dicembre 2016 la Salma di
Vittorio Emanuele III fu estumulata in forma privata dall'Altare della
Cattedrale di Santa Caterina in Alessandria d'Egitto, presente il
Delegato della Famiglia, conte Federico Radicati di Primeglio.
Trasferita con aereo militare
all'aeroporto di Levaldigi (Cuneo) la mattina del 17, Essa venne
portata al Santuario-Basilica della Natività di Maria SS. in Vicoforte
(Cuneo), ove pervenne avvolta nella bandiera del Regno d'Italia e
fu ritumulata, nella Cappella di San Bernardo, che alle 19 del 15
dicembre aveva accolto la Salma della Regina Elena. Presenti quattro Carabinieri, un caporalmaggiore degli Alpini suonò il Silenzio.
La benedizione è stata impartita dal Rettore del
Santuario-Basilica, Mons. Meo Bessone. Al Rito hanno assistito il
Prefetto Vicario di Cuneo, dott.ssa Maria Antonietta Bambagiotti,
il conte Federico Radicati di Primeglio, delegato della Famiglia, il
presidente della Consulta dei Senatori del Regno, il cav. Maurizio
Bettoja, che ne ha curato la forma e ha recato la Corona del Regno
d'Italia, e il sindaco di Vicoforte, Valter Roattino.
Al termine, il conte Radicati ha dichiarato pubblicamente
che la traslazione delle Auguste Salme è stata effettuata in forma
riservata, come a suo tempo convenuto con S.E. Mons. Luciano Pacomio,
Vescovo di Mondovì, che il 22 aprile 2013 acconsentì ad accogliereLe su
istanza di S.A.R. la Principessa Maria Gabriella di Savoia e del
presidente della Consulta. Il
presidente della Consulta, rinnovò l'espressione della profonda
gratitudine al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che
accolse il voto il 10 maggio 2017 rivoltogli dal Principe Vittorio
Emanuele e dalla Principessa Maria Gabriella di Savoia, anche a nome
delle Sorelle, a congiungere le Auguste Salme nella Patria che tanto
amarono, in vista del 70° della morte di Vittorio Emanuele III e
del Centenario della Vittoria ella Grande Guerra.
Dal 17 dicembre 2017 chi voglia rendere omaggio al Re
Soldato e alla Regina Elena potrà farlo in Italia.
Quod erat in votis.
Vicoforte, 17 dicembre 2017
Aldo Alessandro
Mola
Presidente della Consulta dei Senatori del Regno
LA MISSIONE Ai Colleghi Consultori.
Onorevoli Colleghi,
nella Seduta del 19 marzo 2011, presso la Provincia di Roma, ove
rievocammo il 150° del Regno d'Italia presenti le LL.AA.RR. la
Principessa Maria Gabriella di Savoia, il Principe Amedeo di Savoia,
Capo della Real Casa di Savoia, con la Consorte Duchessa Silvia, e il
Principe Aimone, Duca delle Puglie, su argomentata proposta del
presidente e assenziente S.A.R. la Principessa Maria Gabriella di
Savoia, custode della Memoria della Casa, la Consulta individuò
nel Santuario-Basilica della Natività di Maria SS. in Vicoforte
(Cuneo) la sede più idonea per congiungere in Italia le Auguste Salme
di Vittorio Emanuele III e della Regina Elena.
Quale Presidente assunsi l'onere della realizzazione del voto,
perseguendola nei tempi e nei modi via via necessari, partendo
dall'organizzazione dell' “Incontro Umberto II” nel trentennale della
morte di Umberto II (Vicoforte, 18 marzo 2013), i cui atti furono
pubblicati. Di concerto con S.A.R.
la Principessa proponemmo il voto a S.E. il Vescovo di Mondovì, Mons.
Luciano Pacomio, e al Rettore del Santuario-Basilica di Vicoforte,
Mons. Don Meo Bessone: accogliere le spoglie del Re e della Regina nel
Mausoleo nel 1596 voluto dal Duca Carlo Emanuele I (capolavoro di
Ascanio Vitozzi e di Francesco Gallo e Monumento Nazionale). Il Vescovo
acconsentì con lettera del 22 aprile 2013 indirizzata a S.A.R. la
Principessa e alla Consulta, nelle persone del presidente e del
Vicepresidente, conte Alessandro Cremonte Pastorello. Da allora,
a piccoli passi e con la discrezione raccomandata da S.E. il Vescovo e
dettata dalla necessità di non essere intralciati da argomenti e
atteggiamenti speciosi, ci si è avviati alla meta.
Ringrazio quanti hanno confortato nel lungo e spesso arduo
cammino: in primo luogo S.A.R. la Principessa Maria Gabriella di
Savoia, da dieci anni Componente della nostra Associazione. Un
ringraziamento sentito al Vicepresidente anziano, conte Cremonte
Pastorello, al Segretario, Gianni Stefano Cuttica, e al Collega
Consultore e fraterno amico, Luca Fucini, che il 15
dicembre 2017 ha rappresentato la Casa e la Consulta alla estumulzione
del feretro della Regina Elena nel cimitero Saint-Lazare di
Montpellier, con destinazione il Santuario-Basilica di Vicoforte
Mausoleo dei Savoia, ove giunse, fu benedetta da Mons. Bessone e
ritumulata in forma privata. Come noto, il 28
dicembre p.v., dalle 11.30 alle 12, la Consulta rende omaggio a
Vittorio Emanuele III e alla Regina Elena nella Cappella di San
Bernardo del Santuario-Basilica di Vicoforte, Mausoleo dei Savoia e
Monumento nazionale.
L'occasione mi è propizia per porgere a tutti, Onorevoli, Colleghi, fervidi auguri di serene Festività Natalizie.
Torre San Giorgio, 15 dicembre 2017
Il
Presidente della Consulta dei Senatori del Regno
Aldo Alessandro
Mola
IL SENATORE GIUSEPPE FASSINO RIEVOCATO IN BUSCA A CINQUE ANNI DALLA MORTE
Un pubblico folto e qualificato ha partecipato alla rievocazione del
senatore Giuseppe (Beppe) Fassino (1924-2012) a Casa Francotto nella
sua nativa Busca a cinque anni dalla morte. Presenti la Figlia prof.
Antonella con la Famiglia, Gianmaria Dalmasso, Tarcisio Delfino, già
parlamentare della Democrazia cristiana, Paolo Chiarenza, amici ed
estimatori, i presenti hanno ricordato l'uomo colto, il politico di
specchiata onestà, modello di rettitudine e di alto buon senso,
concreto e fattivo: cristiano, monarchico e liberale non per tessera di
partito ma nella vita quotidiana. Senatore dal 1979 al 1992,
sottosegretario di Stato alla Pubblica istruzione e alla Difesa,
consigliere regionale dal 1970, anima e corpo del settimanale “Il
Subalpino” ed europeista d'avanguardia, Fassino fu il continuatore
della grande tradizione del liberalismo piemontese che affonda radici
nelle figure di Camillo Cavour, Giovanni Giolitti e Luigi Einaudi. La
rievocazione, svolta da Gianni Rabbia, presidente della
Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, Aldo A. Mola, presidente
della Consulta dei senatori del regno (di cui Fassino fu componente) ed
Elio Ambrogio, suo stretto collaboratore, è stata orchestrata dal
cerimoniere del Lions Busca e Valli, Dante Degiovanni, e aperta dal
sindaco di Busca e dai presidenti dei Lions di Busca, sig.a Maria
Immacolata Agostino, e Saluzzo-Savigliano, Luca Martin. Il
Sindaco, Marco Gallo, ha annunciato che promorrà l'intitolazione di un
parco pubblico alla figura dell'illustre concittadino. Nella
fotografia, da sinistra, Gianni Rabbia, Marco Gallo, Luca Martin, Maria
Immacolata Agostino, Aldo A. Mola ed Elio Ambrogio. Sullo sfondo, Beppe
Fassino ricevuto da papa Giovanni Paolo II.
TORINO: PRESENTATO IL LIBRO DI DANIELE CAPEZZONE SULLA BREXIT
Il 19 novembre 2017, presso il
Museo Pietro Micca di Torino, è stato presentato il volume "Brexit. La
Sfida" di Daniele Capezzone e Federico Punzi. Dopo un breve
saluto del direttore del museo, gen. Sebastiano Ponso, ha moderato
l'evento Alessandro Carmazzi. Sono intervenuti la dott.ssa Anna
Bono, il direttore scientifico dell'ASSGG prof. Aldo Mola ed il
giornalista Alberto Simoni. Tra il numeroso pubblico presente in sala
vi erano anche il presidente dell'ASSGG Alessandro Mella, il gen.
Lodovico Triscari e il Consigliere comunale Roberto Rosso.
IL LIBERALE GIUSEPPE FASSINO: POLITICA E CULTURA Il 27 novembre 2012, a Busca (CN) dove aveva sempre abitato, moriva all'età di 88 anni il senatore Giuseppe Fassino Laureato
in lettere e filosofia, dal dopoguerra Giuseppe Fassino ha fondato e
amministrato per moltissimi anni le Istituzioni Scolastiche
Fassino di Busca, che ha formato centinaia e centinaia di giovani e
meno giovani permettendo loro di conseguire un diploma di scuola media
inferiore e superiore e di avviarsi al mondo del lavoro. Giuseppe
Fassino è conosciuto anche per la sua carriera politica, condotta
sempre e coerentemente nel Partito Liberale Italiano. Consigliere
comunale a Busca per decenni, segretario del Partito Liberale cuneese,
consigliere regionale a Torino e padre costituente della Regione
Piemonte, è stato senatore della Repubblica dal 1979 al 1992,
segretario della presidenza del Senato, sottosegretario di Stato al
Ministero della Pubblica Istruzione e al Ministero della Difesa. Ha
anche ricoperto incarichi nell'Assemblea parlamentare del Consiglio
d'Europa. E' stato difensore civico del comune di Busca e membro del
Lions club di Saluzzo-Savigliano ricoprendo svariati incarichi
lionistici. A cinque anni dalla scomparsa, venerdì 24 novembre, alle
ore 21.00, la sua Busca lo ricorda con un incontro a Casa
Francotto (Busca, piazza Regina Margherita 4) organizzata dai Lions
Club di Busca e Saluzzo-Savigliano, dall'Amministrazione comunale di
Busca, dalla Fondazione Cassa di risparmio di Saluzzo,
dall'Associazione di studi storici Giovanni Giolitti (Cavour) e
dall'Associazione di studi sul Saluzzese, tutte istituzioni che nel
senatore Fassino hanno sempre avuto un un sicuro punto di
riferimento materiale e ideale. Interverranno il sindaco di Busca,
dott. Marco Gallo, il presidente della Fondazione Cassa di risparmio di
Saluzzo prof. Giovanni Rabbia, lo storico prof. Aldo Alessandro Mola e
il collaboratore e segretario del Senatore prof. Elio Ambrogio. Informazioni: Elio Ambrogio, tel. 335-6140759, email: elioambrogio@gmail.com
IL VIDEO DELLA GIORNATA STUDI: DA CAPORETTO ALLA VITTORIA
La registrazione degli interventi della giornata studi organizzata lo scorso 26 ottobre a Saluzzo
Da Caporetto alla Vittoria
Per accedere direttamente ad un intervento specifico, cliccare sul link nella descrizione sulla pagina di youtube. 00:24 Gianni Rabbia: benvenuto; 05:00 Alessandro Mella: apertura dei lavori; 07:10 Tito Lucrezio Rizzo: Tomaso di Savoia, Luogotenente del Re d'Italia (1915-1919); 32:02 Federico Lucarini: Antonio Salandra dopo il governo Salandra; 55:23 Gian Paolo Ferraioli: Gli Stati Uniti d'America sul fronte italiano (1917-1918); 01:28:58 Col. Carlo Cadorna: La visione strategica del Comandante Supremo Luigi Cadorna; 02:24:00 Aldo
A. Mola: Marco Aurelio di Saluzzo, protagonista dell'età giolittiana:
militare, amministratore locale, parlamentare, sottosegretario di Stato
nella Grande Guerra; 02:58:58 Claudio Susmel: La staffetta della Vittoria (Orlando-Nitti-d'Annunzio-Giolitti); 03:32:52 Alessandro Agostinucci: Storia di un Alpino. Da Caporetto alla Vittoria (ed. Associazione Nazionale Alpini); 03:39:41 Aldo A. Mola: Conclusioni; 03:41:11 Nerio Nesi: Il Museo Nazionale di Cavour; 03:42:59 Credits.
ALESSANDRIA, SABATO 11 NOVEMBRE
Segnaliamo questo interessante appuntamento del Centro Studi Urbano Rattazzi
DA CAPORETTO ALLA VITTORIA UN RIUSCITO CONVEGNO DI STORIA A SALUZZO
Intitolare
una spazio cittadino al marchese Marco di Saluzzo, militare,
parlamentare, uomo di governo, amministratore locale, galantuomo è la
proposta avanzata dal Convegno “Da Caporetto alla Vittoria” organizzato
a Saluzzo dall’Associazione di Studi Storici Giovanni Giolitti
(ASSGG) e dall’Associazione di Studi sul Saluzzese. Aperto dai
presidenti della Fondazione RC Saluzzo, prof. Gianni Rabbia, e della
ASSGG Alessandro Mella, esso è stato presieduto da Giuseppe Catenacci,
dell’Associazione Ex Allievi della Nunziatella. Tito Lucrezio Rizzo
(Università La Sapienza di Roma) ha confrontato il ruolo di
Tomaso di Savoia, Luogotenente di Vittorio Emanuele III durante la
Grande Guerra, con quello di Umberto di Savoia, Principe di
Piemonte, dal giugno 1944 al maggio 1946, quando assunse la corona
all'abdicazione di Vittorio Emanuele III, il "re Soldato". Dopo
esposizione sintetica della relazione di Aldo G. Ricci, Sovrintendete
emerito dell’Archivio Centrale dello Stato sulle terre contese e la
loro ricostruzione, Federico Lucarini (Univ. del Salento) ha
illustrato ruolo e vicende di Antonio Salandra, presidente del
Consiglio dei Ministri alla dichiarazione di guerra del 24 maggio 1915,
giurista e politico di lungo corso. Gian Paolo Ferraioli
(Università della Campania “L. Vanvitelli”) ha perlustrato il
mutevole atteggiamento degli Stati Uniti d'America sul fronte
italiano, ove lamentarono 7 morti contro i 680.000 caduti italiani. Il
colonnello Carlo Cadorna, nipote del Comandante Supremo, ha
analizzato la visione strategica del nonno, confutando con argomenti
ineccepibili iluoghi comuni consolidatisi nell’immaginario collettivo.
Ha chiuso la prima sessione il direttore dell’ASSGG, Aldo A. Mola, col
ritratto militare e politico di Marco Aurelio di Saluzzo nonché della
sua prestigiosa Casata. Mola ha auspicato che Saluzzo gli intitoli uno
spazio pubblico. La sessione pomeridiana,
presieduta dall'avvocato Giovanna Giolitti, presidente onorario
dell’ASSGG e bisnipote dello statista, è stata aperta da Nerio Nesi,
presidente della Fondazione Camillo Cavour (Santena), con un partecipe
saluto. Di seguito Claudio Susmel ha parlato della “Staffetta
della Vittoria - Orlando, Nitti, D’Annunzio, Giolitti”, con
argomentati riferimenti all'Accordo di Londra del 26 aprile
1915, ai Trattati di pace del 1919-1920 e alla questione di Fiume. Dopo
un vivace dibattito, il filmografo Giorgio Sangiorgi ha
illustrato la cinematografia su Caporetto e sulla vittoria,
avvalendosi di spezzoni di documentari e film rarissimi, quali
"Thais", unica pellicola futurista giunta sino a noi. L’avv. Alessandro
Agostinucci, dell’Associazione Nazionale Alpini di Asti, ha infine
descritto genesi e contenuti dell'Album "Storia di un Alpino da
Caporetto alla Vittoria", edito dall'ANA. Esso fonde comunicativa del
fumetto, disegnato da Luigi Piccatto (autore di Dylan Dog) e puntuale
analisi storica. Gli Atti del convegno saranno presto dati alle stampe.
SALUZZO, GIOVEDI' 26 OTTOBRE: IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA STUDI Pubblichiamo
il programma della giornata studi, organizzata dall'Associazione di
Studi Storici Giovanni Giolitti, che si terrà a Saluzzo (CN) il
prossimo giovedì 26 ottobre.
L'Associazione di studi storici Giovanni Giolitti (Cavour) e l'Associazione di Studi sul Saluzzese, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, organizzano il
Tra il 24 ottobre e l'8 novembre del 1917 l'Esercito italiano
fronteggiò l'offensiva austro-germanica, che comportò la ritirata del
fronte dall'Isonzo al Piave e gravi perdite. Due anni dopo
l'intervento, era al culmine la tensione tra il Comandante Supremo,
Luigi Cadorna, e il presidente del governo, Paolo Boselli, messo in
minoranza proprio mentre iniziava l'avanzata nemica, nel quadro europeo
segnato dalla rivoluzione bolscevica in Russia.
Re Vittorio Emanuele III, il suo Luogotenente, Tomaso di Savoia, e il
nuovo governo presieduto da Vittorio Emanuele Orlando, sorretto alla
Camera anche da Giovanni Giolitti, guidarono lo sforzo nazionale
che animò le Forze Armate dalla battaglia d'arresto sul Piave a quella
del Solstizio (giugno 1918) e alla Vittoria (3-4 novembre 1918). Unificato da appena mezzo secolo, pur tra enormi difficoltà il Paese resse e coronò il Risorgimento.
Il Convegno passa in rassegna temi e protagonisti italiani della Grande
Guerra e approfondisce le condizioni dei soldati, in specie
fanti e alpini. 13 ottobre 2017
Aldo A. Mola (Direttore ASSGG)
PROGRAMMA 26ottobre2017 Saluzzo, Salone della Cassa di Risparmio di Saluzzo (g.c.), C.so Italia 86 (ingresso anche da p.za Denina), sino a esaurimento posti. h.8.45 Prof. Gianni Rabbia, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, Aperturadeilavori.
Saluti istituzionali.
Presiede Giuseppe Catenacci, Presidente dell'Associazione Nazionale ex Allievi della Nunziatella h. 9.15-12.45 Tito Lucrezio Rizzo, Univ. La Sapienza (Roma), Tomaso di Savoia, Luogotenente del Re d'Italia (1915-1919). Aldo G.Ricci, Sovrintendente Emerito dell'Archivio Centrale dello Stato, Le “terre contese” tra occupazione nemica e ricostruzione. Federico Lucarini, Università del Salento, Antonio Salandra dopo il governo Salandra. Gian Paolo Ferraioli, Università della Campania “L. Vanvitelli”,Gli Stati Uniti d'America sul fronte italiano (1917-1918) Col. Carlo Cadorna, La visione strategica del Comandante Supremo Luigi Cadorna. Aldo A. Mola, MarcoAureliodiSaluzzo,protagonista dell'età giolittiana: militare, amministratore locale, parlamentare, sottosegretario di Stato nella Grande Guerra. h.12.30 Interventi.
h. 16 Presiede: avv. Giovanna Giolitti
Angelo G. Sabatini, Direttore di “Tempo Presente”, Guerra di trincea e solitudine del fante Claudio Susmel, La staffetta della Vittoria (Orlando-Nitti-d'Annunzio-Giolitti) Giorgio Sangiorgi, filmografo, Caporetto e Vittorio Veneto nella cinematografia (con proiezione) Avv. Alessandro Agostinucci, Storia di un Alpino. Da Caporetto alla Vittoria (ed. Associazione Nazionale Alpini)
h.18.30 Interventi e Conclusioni.
La S.V. è vivamente invitata partecipare.
Alessandro Mella (presidente ASSGG)
Giovanni
Rabbia (presidente Fondazione C.R. Saluzzo)
Tutti i partecipanti ricevono in omaggio un volume di storia dell'età
giolittiana
IL VOLUME SULL’ON. RASTELLI PER I CAFFÈ CULTURALI DI VIÙ Un
pubblico appassionato e davvero numeroso, circa ottanta persone, ha
seguito l’incontro di sabato pomeriggio, 14 ottobre, al Caffè
Rocciamelone di Viù nell’ambito dei Caffè Culturali. Rassegna
letteraria che da anni raccoglie l’appoggio dell’Amministrazione
Comunale, della Pro Loco e della popolazione. In questo pomeriggio si è
parlato di Giovanni Rastelli, viucese, sindaco, consigliere provinciale
e deputato del Regno d’Italia per tre legislature nell’area
costituzionale liberale che aveva per riferimento Giovanni Giolitti.
L’occasione è stata data dal nuovo volume di Alessandro Mella dal
titolo “Dalle Valli di Lanzo alla Nuova Italia – Note Storiche su
Giovanni Rastelli”. L’autore, visivamente emozionato, è stato
intervistato dall’assessore Alberto Guerci e dallo scrittore e storico
Milo Julini. Il sindaco di Viù, Daniela Majrano, ha portato il saluto
del Comune e rievocato l’attaccamento dei viucesi al loro antico
parlamentare e spiegato come la produzione di opere simili manifestino
l’affetto degli autori verso la comunità. L’avvocato Giovanna Giolitti,
nipote dell’illustre statista, assente per una forte influenza, ha
inviato un video in cui ha rievocato brevemente l’importanza dell’on.
Rastelli e portato anche il saluto dell’Associazione Studi Storici
Giovanni Giolitti di Cavour di cui è presidente onorario e della quale
è presidente l’autore del volume. Quest’ultimo ha anche comunicato che
un saluto è giunto dal direttore scientifico prof. Aldo A. Mola
rammaricato per non aver potuto partecipare all’incontro. Molte
le persone in sala a seguire le vicende d’un tempo lontano in cui
grandi uomini, provenienti dalle tante province italiane, concorsero a
costruire lo stato, le istituzioni e la Nuova Italia. Tra il
pubblico anche i sindaci e le rappresentanze dei comuni di Groscavallo,
Lemie, Usseglio, Ceres, Pessinetto, Germagnano e dell’Unione Montana
Alpi Graie nonché la dottoressa Daniela Berta direttore del Museo
Tazzetti di Usseglio. Foto di Karen Giacobino.
BOLOGNA: CONFERENZA DELL’AVV. GIOVANNA GIOLITTI SUL LIBERALISMO Sabato
30 settembre 2017, nel corso del convegno di studi giuridici sul tema
“Proprietà privata, presidio della libertà”, l’Avv. Giovanna Giolitti,
pronipote dello Statista, ha tenuto una relazione approfondendo il tema
del liberalismo economico, contestualizzato nella politica italiana a
cavallo tra ‘800 e ‘900. Nella foto l’Avv. Giolitti (seconda da
sinistra) con gli altri relatori della giornata di studi.
CAVOUR (TO): MOSTRA DI GIOIELLI "DAME E CAVALIERI", PATROCINATA ANCHE DALL'ASSOCIAZIONE STUDI STORICI GIOVANNI GIOLITTI
APERTO IL CANALE TWITTER DELL'ASSOCIAZIONE DI STUDI STORICI GIOVANNI GIOLITTI
Per
seguire tutti gli aggiornamenti ed interagire con l'Associazione di
Studi Storici Giovanni Giolitti è disponibile il nuovo canale twitter. https://twitter.com/GiolittiCavour
MEMORIA DI RE UMBERTO I 29 luglio 1900 - 29 luglio 2017
Nel
117° del regicidio di Monza la Consulta dei Senatori del Regno si
inchina dinnanzi alla memoria di Umberto I, il Re Buono, ucciso da un
anarchico eterodiretto.
Mentre il Paese è in
travaglio, la Consulta esorta a ricordare l'Italia unificata da
Vittorio Emanuele II, Padre della Patria, e Re Vittorio Emanuele III,
per quarantasei anni sovrano, nelle alterne vicende della Storia.
Viva Casa Savoia! Viva l'Italia!
Roma, 29 luglio 2017
Aldo
Alessandro Mola
Presidente della Consulta dei
Senatori del Regno
RICORDATO A CAVOUR IL 90° DELLA MORTE DI GIOVANNI GIOLITTI
(Cavour,
Torino, 17 luglio 2018) – Alle ore 18 di martedì 17 luglio Giovanni
Giolitti, lo Statista della Nuova Italia, è stato ricordato a Cavour
nel 90° della morte, per iniziativa della Associazione di Studi Storici
a lui intitolata. Dinnanzi alla tomba Giolitti- Plochiù, nel cimitero
comunale, deposta una corona di alloro, il presidente dell’Associazione
(ASSGG) Alessandro Mella ed il presidente onorario avv. Giovanna
Giolitti hanno invitato i presenti a raccogliersi in silenzio per un
minuto. Il direttore scientifico prof. Aldo A. Mola ne ha brevemente
rievocato la figura: monarchico, liberale, riformatore, cinque volte
presidente del Consiglio dei ministri (1892-1921), Collare della SS.
Annunziata, Statista eminente al pari di Camillo Cavour e Luigi
Einaudi, come ricordato recentemente dal Presidente Sergio Mattarella.
La visione politica di Giolitti (1842-1928), pionieristica e
lungimirante, e il suo alto senso dello Stato sono ancor oggi
attualissimi, meritano studi e approfondimenti e rimangono misura di
una classe dirigente all'altezza delle aspirazioni degli italiani.
COSTITUITA A CAVOUR L'ASSOCIAZIONE DI STUDI STORICI GIOVANNI GIOLITTI
Si è costituita a Cavour l'Associazione di studi storici “Giovanni Giolitti”. L'assemblea
dei soci ha acclamato presidente onorario l'avv. Giovanna Giolitti,
rappresentante della Famiglia Giolitti e depositaria della memoria
dello Statista; ha eletto presidente Alessandro Mella, autore di
apprezzati saggi sull'Italia dal Risorgimento all'età
giolittiana; direttore scientifico il prof. Aldo A. Mola e segretario
il sig. Giovanni Ballarino. Il Direttivo, con la partecipazione del
prof. Giovanni Rabbia e del presidente dell'Associazione di Studi sul
Saluzzese, avv. Attilio Mola, ha reso omaggio allo Statista recandosi
in visita alla Tomba Plochiù-Giolitti in Cavour nella ricorrenza della
sua morte (17 luglio 1928). Tra i numerosi soci fondatori si
segnalano storici e scrittori quali GianPaolo Ferraioli, Dario
Fertilio, Vincenzo Pacifici, Aldo G. Ricci, Tito Lucrezio Rizzo,
Giorgio Sangiorgi, Romano Ugolini e Antonino Zarcone. L'Associazione ha in programma per l'autunno 2017 pubblicazioni e un Convegno di studi.
Cavour, 20 luglio 2017
Gianni
Rabbia, Giovanna Giolitti, Aldo Mola rendono omaggio alla Memoria dello
Statista alla Tomba Plochiù-Giolitti in Cavour nell'anniversario della
sua morte (17 luglio 1928)